Il mio spettacolo è un punto di incontro tra ironia e viaggio. Sono un comico che lavora sul territorio e che tratta l’esperienza di viaggio. I miei spettacoli stessi sono un’esperienza di viaggio nella mente e per la mente. Il mio punto di vista sulla comicità e il teatro è una visione di rigenerazione sociale, turistica e locale. Ogni mio spettacolo, ogni mio pezzo, ogni mia frase, non è fine a sé stessa, come non lo sono i territori e le persone che vivono una comunità. I miei temi trattano argomentazioni locali drammatiche, dal crollo del ponte Morandi di Genova al cambiamento climatico, dal terremoto delle Marche al terremoto dell’Irpinia, sino al turismo. Il mio pubblico, ascoltando le mie narrazioni srotolarsi e prendendo vita su questi temi, scopre dei territori di cui spesso non ha mai sentito parlare. La mia narrazione funge anche da rinascita di una certa area. Il mio racconto, così facendo, delinea un nuovo storytelling per quella terra.
Personalmente tocco argomenti di satira sociale, taglienti e violenti, sfidando i limiti autoimposti dalla società odierna.